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Mostra

Christian Leperino. Babel

a cura di Maria Savarese

Other Size Gallery apre al pubblico con una mostra personale di Christian Leperino, artista con corpose esperienze internazionali. In mostra, una rappresentazione della metropoli che interseca i temi della crescita incontrollata e dello “svuotamento” urbano, dell’incertezza collettiva e della necessità di immaginare modelli di sviluppo diversi.

Nasce nel cuore di Milano, Other Size Gallery che apre al pubblico dal 22 febbraio con una mostra personale di Christian Leperino dal titolo Babel.

Lo spazio espositivo si colloca all’interno del concept Workness, contesto multidisciplinare che in un’atmosfera elegante e cosmopolita coniuga un raffinato bistrot, il Bistruccio, un angolo bar-libreria dove ascoltare anche musica dal vivo, un’area dedicata alla danza, Muse, e, appunto, tanta arte contemporanea.

Per la mostra di apertura, la curatrice Maria Savarese ha scelto Christian Leperino, artista con corpose esperienze internazionali, che nel 2015 fonda a Napoli SMMAVE - centro per l'arte contemporanea, nella chiesa di Santa Maria della Misericordia ai Vergini, a lungo abbandonata all’incuria e al degrado. Grazie ad un grande lavoro volontario di recupero e valorizzazione, tuttora in corso, tale antico edificio di culto è oggi diventato un centro di attività dedicato alle arti visive con collegamenti trasversali alle aree della musica, del teatro e delle scienze avvalendosi di collaborazioni con storici dell'arte, architetti, artisti, fotografi, restauratori, esperti di cinema e di teatro.

Fondamentale è dunque sempre stato per l’artista il rapporto con la sua città e con la dimensione urbana in generale portandolo a produrre la serie di opere su PVC di grandi dimensioni (157x240 cm) Cityscape, visibili nel nuovo spazio milanese: vertiginose prospettive metropolitane che raccontano gli umori, le luci e le atmosfere della periferia industriale di Napoli con i tetti delle raffinerie, le cisterne ossidate, i muri di cemento segnati, le sopraelevate.

“Nella mia ricerca artistica – spiega Leperino – è sempre stato centrale il tema della metropoli e il rapporto tra forma dei luoghi e condizione umana. La rappresentazione del paesaggio urbano s’intreccia per me fortemente con la riflessione sul tempo, sulle trasformazioni delle città e sui destini degli individui che le abitano”.

Ed è proprio a questi ultimi che è dedicata l’installazione Faces – anch’essa esposta a Milano – composta da una serie di ritratti a china su carta: sono i volti che attraversano le periferie e che di esse condividono gli umori, i colori, la trama sottile.

In mostra, i dipinti e le carte dialogano con alcune sculture, realizzate appositamente per questa occasione, caratterizzate da un forte sviluppo verticale e da un’accentuata sintesi formale: “torri-città” che s’inerpicano verso l’alto e sulle quali proliferano le sagome scarnificate di alti edifici, strade, cavalcavia, cisterne. Una rappresentazione della metropoli che interseca i temi della crescita incontrollata e dello “svuotamento” urbano, dell’incertezza collettiva e della necessità di immaginare modelli di sviluppo diversi.

Un evento di
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